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giovedì 24 marzo 2011


Ma cosa stà succedendo? sogno o son desto? Nel Pdl ancora non riescono a comprendere. Non riescono a capire come sia stato possibile. Come sia potuto accadere che Saverio Romano sia arrivato al Quirinale, abbia giurato, che Napolitano si sia messo a scherzare con i figli che avevano accompagnato il neoministro dell'Agricoltura per questo giorno solenne. Che abbia poi brindato pure con i flute di spumante per il nuovo componente del governo e sia rimasto a chiacchierare pure con il figlio di Romano. E dopo mezz'ora abbia fatto diramare una nota con la quale sostanzialmente afferma di essere stato costretto a nominare quel nuovo titolare del dicastero delle Politiche Agricole e di fatto dandogli pure un po' del mafioso: Romano è indagato per concorso esterno di tipo mafioso, la Procura ha chiesto l'archiviazione ma il gip non l'ha ancora concessa. «La nomina - spiega uno dei big del partito del premier - è del presidente della Repubblica. Se aveva tutte quelle riserve poteva non firmare: il premier fa solo la proposta».

La tensione tra palazzo Chigi e Quirinale sale ancora. Che cosa è successo? Berlusconi, assieme a Gianni Letta e Romano, sale al Colle per la nomina del nuovo titolare del dicastero di via XX settembre e lo spostamento di Giancarlo Galan ai Beni Culturali. Cerimonia, brindisi e festa. Dopo poco arriva dall'ufficio stampa del Quirinale: «Il presidente della Repubblica dal momento in cui gli è stata prospettata la nomina dell'onorevole Romano a ministro dell'Agricoltura, ha ritenuto necessario assumere informazioni sullo stato del procedimento a suo carico per gravi imputazioni. Essendo risultato che il giudice per le indagini preliminari non ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Palermo, e che sono previste sue decisioni nelle prossime settimane, il Capo dello Stato ha espresso riserve sulla ipotesi di nomina dal punto di vista dell'opportunità politico-istituzionale. A seguito della odierna formalizzazione della proposta da parte del presidente del Consiglio, il presidente della Repubblica ha proceduto alla nomina non ravvisando impedimenti giuridico-formali che ne giustificassero un diniego. Egli ha in pari tempo auspicato che gli sviluppi del procedimento chiariscano al più presto l'effettiva posizione del ministro».
Notizia presa da "Il Tempo"

domenica 13 febbraio 2011

Da Marco Aurelio

"Guarda bene, non ti devi «incesarire»; guàrdati dalla sozzura. [...] Insomma conserva te stesso semplice, buono, intemerato, dignitoso, sincero, amico del giusto [...], benigno, affettuoso, tenace nel compiere il tuo dovere. [...] Breve è la vita; unico il frutto della vita terrena: una santa costituzione interiore e opere rivolte al bene comune.
In tutto mòstrati discepolo di Antonino [(il suo predecessore)]: quella sua fermezza efficace e sicura, quando si trattava di compiere qualche cosa secondo ragione; quel suo umore eguale in ogni occasione; [...] quella serenità del volto, quella dolcezza di modi, inoltre quel suo disprezzo per la gloria e d'altra parte l'entusiasmo con cui s'accingeva a scrutare gli eventi [...].
Ancora: il modo con cui sopportava le critiche ingiustamente rivolte senza rivalersi mai; come non faceva mai nulla affrettatamente [...]; com'era giudice attento e scrupoloso delle azioni e dei caratteri, senza essere maldicente o pavido, o sospettoso o sofistico; come s'accontentava di poco: per esempio, casa, letto, vestito, cibo, servitori; come sopportava e amava il lavoro; quanta era la sua longanimità; [...] quella saldezza, quel tono eguale nelle relazioni con gli amici; e quella sopportazione di pareri sinceramente e apertamente espressi ma contrari ai propri, e come la cosa gli facesse piacere, soprattutto nell'eventualità che qualcuno esponesse parere migliore [...]. [...]
Devi adattar te stesso agli eventi ai quali il destino ti diede in sorte d'esser compagno. E ama, ma davvero, gli uomini ai quali la sorte t'ha posto accanto. [...]
Ogni strumento, qualunque ordigno o arnese va bene, se agisce in rapporto a quello per cui è stato disposto. Trattandosi di cose formate da natura, la potenza che le ha disposte è interna e immanente; tuo dovere, quindi, averne rispetto maggiore e concludere che se per conto tuo ti manterrai fedele al precetto che quella potenza ti offre e in questo senso condurrai la tua vita, ogni cosa potrà riuscire secondo il tuo criterio.
E così appunto avviene per il Tutto: secondo il suo criterio accadono le cose sue" (dal Libro VI).

Queste ultime righe sono molto vicine a un approccio tipicamente taoista. Ogni cosa cioè ha un suo potenziale interno, una sua direzione, una sua legge, appunto: una sua via, un tao interiore che la dirige, che la agisce. L'uomo nobile si inserisce in questo fluire delle cose, rispettandone la natura essenziale, non forzando, non costringendo. E in questa fedeltà al senso della realtà, in questa aderenza, l'uomo nobile riesce.

"Comunque altri con parole o con azione si comporti, io debbo essere buono. Allo stesso modo come se l'oro o lo smeraldo o la porpora sempre ripetessero questa frase: «Comunque altri con parola o con azione si comporti, io debbo esser smeraldo e avere il mio colore». [...]
L'espressione troppo adirata del volto è assolutamente contraria a natura [...]
Quando qualcuno commette nei tuoi riguardi qualche errore, devi subito pensare qual era secondo lui, nel momento che commetteva l'errore, il criterio del bene e del male. Se arriverai a veder questo punto, avrai compassione di quell'uomo; non sentirai più meraviglia, non proverai più sensi d'ira" (dal Libro VII).

mercoledì 26 gennaio 2011

Dove stiamo andando?


Ormai l'Italia è una barca a vela senza deriva, completamente in balìa dei 4 venti ovvero dei 4 politici che di politica fanno veramente poco, ma in compenso fanno un polverone che, nemmeno l'esercito del generale Caster all'interno del deserto della morte riusciva a fare.

I problemi che affliggono da anni l'Italia, come ad esempio la crisi del lavoro, l'istruzione, la sanità e tutto quanto concerne la società e la comunità, sono passati in secondo piano, anzi non se ne parla più, ora va di moda parlare delle puttane e delle escort del presidente del consiglio e di tutti i sui castelli di processi ed accuse che lo tormentano, va di moda parlare dell'appartamento di Fini e Tulliani, insomma va di moda non fare politica ma ricoprire però sempre la stessa poltrona nei vari palazzi istituzionali.

Mi vergogno sempre più di essere Italiano, quando l'Italia è rappresentata da faccendieri e persone che di interesse comune ne hanno assai poco, quando propongono a parole ma fanno tutt'altro.

Governo Parlamento Senato mi fate schifo!

venerdì 7 gennaio 2011

Indifferenza e ipocrisia

La completa indifferenza delle persone mi lascia perplesso, completamente senza parole, in questi giorni il 99% delle persone si preoccupano dei saldi di inizio anno, di cosa potranno comprare e quanto riusciranno a risparmiare, mentre non lontano dai popoli "civilizzati" e "ricchi" ci sono popoli che combattono contro la vita e la fame quotidiana.
Perché tanta indifferenza? perché con tante religioni esistenti a questo mondo ci sono ancora milioni di persone che stanno male? tutto questo mi fa pensare che l'uomo è pervaso non solo dall'indifferenza ma anche dall'egoismo e dall'ipocrisia.